Qualche settimana fa il numero due del partito di opposizione RENAMO è stato assaltato in pieno giorno in piena città qui a Beira, dalle forze governative. Hanno sparato alla sua auto uccidendo una guardia del corpo e ferendo il politico.
Il leader della RENAMO, Alfonso Dhaklhama, rimane nascosto
nelle campagne, avendo subito 3 attentati negli ultimi mesi, e continua a minacciare ripercussioni accusando il governo di brogli nelle
precedenti elezioni e non avendo riconosciute posizioni di gestione in alcune
delle province. Il governo guidato dalla
FRELIMO, per sua parte, continua a dire di cercare un dialogo che non viene
accettato.
Nel frattempo ai confini con il Malawi la gente scappa a causa di
scontri tra forze governative e opposizione e si stanno allestendo campi
profughi visto l’aumento del numero di rifugiati nel Paese confinante.
per approfondire : link info unhcr, articolo africa express
Chi abita fuori città
ci ha riferito di aver visto molti camion dell’esercito pieni di militari
entrare nella foresta, verso l’interno, e uscire vuoti.
I dialoghi con i Paesi confinanti si stanno facendo più
assidui: oggi il ministro degli esteri mozambicano è in viaggio per il Malawi,
ieri la ministra Sudafricana era in
visita a Maputo per discutere anche dell’eventuale mediazione in quella che
sembra una situazione che si sta prospettando delicata. Le informazioni sugli argomenti trattati, però, sono sempre
molto vaghe.
Nessuno vuole ritornare ad una guerra civile (1977- 1992) che
ha distrutto un Paese ma è evidente che il clima si sta scaldando e le
informazioni a riguardo sono celate.
Nella nostra vita quotidiana non è cambiato nulla e pare che
sia tutto tranquillo ma parlando con le persone e mettendo insieme i fatti ci
si accorge della tensione latente, o forse neanche troppo latente, ma nascosta ai nostri occhi e alle nostre orecchie.
per approfondire clicca qui (notizie in inglese) e qui
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