martedì 9 agosto 2011

01.08.2011 Mr. GREG AND Mr. GERE I PRIMI GIORNI A WOLISSO, ETIOPIA

Ed ecco che dopo diversi mesi dalla nascita di Geremia così curata e accudita nell’ospedale bolognese di cui vi raccontavo….ora i nostri piccoli eroi sono tornati in Africa, in un nuovo Paese: l’Etiopia.

Un anno fa scrivevo le prime impressioni dall’Angola e ora , dopo un figlio e nove mesi in Italia, scrivo le prime impressioni dall’Etiopia, da Wolisso. Siamo arrivati tre giorni fa, ancora siamo infreddoliti e stupiti dalla pioggia ma sapevamo il clima che ci avrebbe accolto: piena stagione delle piogge, altitudine sopra i 2000 metri….

Mr. Greg in questo momento è fuori a giocare con i suoi nuovi amichetti, due vicini di casa figli di un medico etiope dell’ ospedale presso cui lavora Matte… Geremia è con la baby sitter molto zelante che abbiamo “ereditato” dalla famiglia precedente.

Nel week end siamo stati al mercato della cittadina, una distesa di fango dove centinaia di venditori si ritrovano stendendo le proprie stuoie a terra, rischiando di essere calpestati da asini carichi di merci, calesse trainati da cavalli, uomini , donne e bambini vocianti e sghignazzanti al passaggio di un gruppetto di bianchi tra cui due bimbi. L’umidità sale dal terreno e gli odori si mescolano in un mix che mi fa girare la testa e comincia a far piangere Geremia. Gregorio è ammutolito e ci stringe la mano schivando zampe di asino o cavallo. Non appena ci soffermiamo ad una bancarella per acquistare un po’ di zenzero e peperoncino siamo circondati da donne più o meno anziane e bambini. Le prime baciano la mano del piccolo , snocciolano qualche parola in amarico e gli sputacchiano in viso…pare sia una benedizione, gli altri sghignazzano guardandoci e si sforzano di aiutarci con l’inglese nel nostro impacciato tentativo di acquistare spezie.

Il giorno successivo andiamo a mangiare in un ristorantino locale, scegliamo injera (pane tipico spugnoso) e carne di capra, un unico grande piatto da condividere e mangiare con le mani, a Mr. Greg piace molto questa soluzione e anche il cibo viene apprezzato!Il cameriere si sofferma a fare complimenti ai bimbi e accarezzando la testa di Geremia spiega in amarico ad Anna, la pediatra qui da diversi mesi che è quindi in grado di capire, che i suoi capelli così chiari sono come quelli di un anziano….ci fa sorridere e mi fa pensare a quanto diversi dobbiamo apparire agi occhi della gente. Poco prima passeggiando per la via principale della città (asfaltata e con il marciapiede) con il passeggino, una signora con un bimbo sulle spalle mi guarda e con aria interrogativa e gesti immagino mi chieda perché tengo mio figlio sul quel trabicolo e non lo prendo sulle spalle come sta facendo lei.



2 commenti:

  1. ...injera... lo mangiammo insieme al ristorante africano della Bolognina! parecchi anni fa ormai... vi ricordate? ciao amici! state bene? attendiamo vostre notizie! a presto, Elena Emi Arianna

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  2. Bene! E' importante avere un buonimpatto con l'inghiera (o injera)! A qualcuno piace e altri invece lo trovano disgustoso... fondamentale che il piccolo lo abbia trovato buono!!! :-) Ale Viola

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